Biblioteca Fardelliana
La Biblioteca Fardelliana, è una storica biblioteca ed emeroteca di Trapani fondata nel 1830 dal nobile trapanese Giovanbattista Fardella ,allora ministro della guerra del Regno delle Due Sicilie. Il generale Fardella donò gran parte dei suoi libri e carteggi e, insieme allo storico Giuseppe di Ferro, aprì al pubblico la Pubblica Biblioteca Comunale del Capovalle, che nel marzo 1831 divenne Fardelliana. La sede, dopo il 1860 , fu posta nella chiesa di S. Giacomo Maggiore edificata dai Cavalieri dell’ordine equestre di San Giacomo di Compostela nel XIII secolo, ristrutturata nei secoli XVI e XVIII. Le colonne che si possono ammirare nella “Sala Fardella” furono portate dalla chiesa di San Rocco e sono gli ultimi reperti della Trapani araba.
Dopo la seconda guerra mondiale la biblioteca diviene “ente morale”.
La biblioteca ha un patrimonio totale di 152 mila documenti , tra manoscritti antichi miniati, incunaboli[5], corali, l’archivio del Senato cittadino, i carteggi di Antonio Scontrino, Giuseppe Polizzi, Alberto Buscaino Campo, Vincenzo Fardella di Torrearsa e Nunzio Nasi . Il testo più antico è un incunabolo (*) di Sant’Agostino stampato a Colonia nel 1467. Contiene oltre 145 000 documenti e un’attrezzata emeroteca.
(*) Con il termine incunabolo (o incunabulo) si definisce convenzionalmente un documento stampato con la tecnologia dei caratteri mobili e realizzato tra la metà del XV secolo e l’anno 1500 incluso. A volte è detto anche quattrocentina. Il termine deriva dal latinoincunabulum(plurale incunabula), che significa “in culla”.
( fonte wikipedia )
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