Novità anche per Postepay in questo nuovo anno, che si preannuncia del tutto simile a quelli passati, caratterizzati da una crescita continua e rapida di una delle società di Poste Italiane. Tra le nuove funzionalità dei servizi, alcune non saranno più accessibili come prima.
In particolare, una funzionalità molto apprezzata è stata radicalmente modificata, pur non essendo stata eliminata del tutto: ne è stato semplicemente cambiato l’aspetto. Tuttavia, ciò non deve essere visto come una “bocciatura” per Postepay, che rimane perfettamente in linea con il panorama dei pagamenti digitali, e non solo, in Italia, dove riscuote un grande successo.
Quali sono le principali novità riguardanti Postepay, cosa possiamo aspettarci, cosa non possiamo più fare e cosa non possiamo già fare rispetto agli anni precedenti? Lo scopriremo insieme in poche righe, evidenziando anche nuovi tipi di servizi e vantaggi nel contesto del trasferimento di denaro.
Cos’è Postepay?
Postepay è da molti anni una società che si occupa del settore digitale, informatico e, in parte, anche dei servizi finanziari, essendo legata al contesto bancario delle Poste Italiane, come Banco Posta. In realtà, non è stata concepita fin da subito come un’entità autonoma, ma si è reso quasi necessario svilupparla come società per azioni alcuni anni dopo il lancio di Postepay.
La prima Postepay è stata una delle prime carte prepagate molto diffuse in Italia e, dal 2003, rappresenta un successo importante sia in termini di diffusione che di utilizzo concreto. Per molti, è stata la prima forma di carta di pagamento utilizzabile anche online con una certa facilità, poiché non collegata a un conto bancario.
Nel corso del tempo, la società si è ampliata in termini di servizi e ha associato anche altre carte di pagamento, oltre a un’app per smartphone sempre più evoluta e moderna, simile a quella di una vera e propria banca, che offre anche possibilità e servizi esclusivi ampiamente diffusi per ogni tipo di clientela.
Le novità del 2025
Per il 2025, Postepay segue la linea degli anni precedenti, ma accoglie anche le agevolazioni legate al contesto attuale. Ad esempio, esiste una variante dotata di IBAN (la Postepay Evolution), quindi abilitata a ricevere e inviare bonifici. Dal gennaio 2025, infatti, ogni esercente in grado di emettere e ricevere bonifici è tenuto a calmierare i costi di commissione degli stessi.
In concreto, ciò significa che non devono esserci differenze tra i bonifici tradizionali SEPA e quelli istantanei, già disponibili da diversi anni per i clienti Postepay. Essendo i primi già gratuiti da qualche mese, anche quelli istantanei, spesso preferiti per la loro efficienza e velocità effettiva in entrata e in uscita, non hanno costi di commissione.
È stata migliorata anche la stabilità dell’applicazione Postepay, che, sia per i sistemi Android che iOS, sembra meno soggetta a crash (il termine tecnico che indica un “blocco” di una funzione o dell’intera applicazione/programma), una condizione che si era verificata abbastanza frequentemente per gran parte dell’anno scorso e degli anni precedenti.
Cosa non si può più fare
Da qualche anno non è più possibile ottenere il Cashback Postepay come un tempo. Si è trattato di un concetto sperimentale legato principalmente all’idea di Cashback, ancora poco diffusa all’epoca, ovvero di rimborso parziale in percentuale sulle spese online. Postepay ha infatti sviluppato questa iniziativa per incentivare l’uso della carta presso specifici negozi fisici.
Infatti, con questa metodologia è stato possibile ottenere fino a 10 euro al giorno (1 euro per singola transazione, a partire da una spesa di almeno 10 euro giornalieri), il che ha rappresentato una buona opportunità per sfruttare la Postepay tramite l’app ufficiale, utilizzandola per inquadrare il codice QR presente nei negozi che hanno aderito all’iniziativa.
Per il 2025, questa forma di cashback non è stata confermata, nonostante la proroga degli anni precedenti. Non si è trattato di una bocciatura, ma semplicemente dell’attuazione di un concetto di rimborso diverso. Infatti, Cashback Postepay è diventato ScontiPoste, che di fatto mantiene lo stesso principio, ma rinnovandolo.
ScontiPoste come funziona
Esattamente come l’iniziativa proposta in precedenza, anche ScontiPoste permette di usufruire di un ritorno economico, però stavolta in cifre percentuali, esattamente come funziona il tradizionale cashback, ma legato a brand molto specifici, come evidenziato dal sito ufficiale di Poste Italiane e, nello specifico, di Postepay, che illustra la proposta.
Zalando, DAZN, Enilive, UCI Cinemas sono solo alcuni dei brand affiliati all’iniziativa. Anche in questo caso, è possibile sfruttare sia l’app Postepay che quella Bancoposta per usufruire dei vari rimborsi applicati in percentuale per l’acquisto di prodotti legati a questi e ad altri specifici brand, che restituiscono una percentuale differente tra loro.