Valore dei terreni agricoli nel 2025: ecco la risposta che ti sorprenderà

Quando molti affermano che i giovani sono sfaticati, sarebbe opportuno sempre dimostrare con dati alla mano che proprio i giovani stanno rilanciando un’attività lavorativa che per anni ha rappresentato per l’Italia la principale fonte di ricchezza: il lavoro agricolo, quindi la tanto sottovalutata agricoltura.

Negli ultimi anni si è notato un forte legame con la terra, evidenziando anche come si possa intraprendere un percorso di orientamento verso la tecnologia e il miglioramento delle attrezzature e dei sistemi operativi, verso l’innovazione e il futuro, spesso sostenibile. Un traguardo che solo un giovane potrebbe raggiungere.

Ma ciò che davvero rende felici è il forte coinvolgimento che si manifesta quando ci troviamo di fronte a giovani interessati a terreni abbandonati, incolti e che magari hanno una produttività eccezionale, straordinaria, sorprendente. Un terreno fertile può essere una fonte di reddito inesauribile e i giovani di oggi lo hanno compreso.

Perché il ritorno all’agricoltura?

Attualmente trovare il cosiddetto posto fisso a livello professionale è quasi impossibile. Molti giovani, terminata l’università, dopo tanti sacrifici tra studio accurato e magari qualche lavoretto per mantenersi e coprire le spese, si lanciano in un vero e proprio cambio di rotta, orientandosi verso una strada che forse in passato non avrebbero mai considerato.

Quella della coltivazione della terra è una scelta di vita, che certamente richiede molto coraggio, ma che d’altronde è proprio radicata nell’animo degli italiani, ma dell’uomo in generale, osiamo dire. E per questo motivo è evidente quanto sia fondamentale agire a favore della terra in primis, ma anche delle proprie finanze.

Aggiungiamo anche che i giovani sono molto tecnologici e amano sperimentare, sono curiosi, vogliono cimentarsi in imprese ardue ma che possono garantire guadagni sicuri. E mentre loro immaginano e progettano, nascono contemporaneamente bonus e agevolazioni fiscali ideati e realizzati proprio per sostenere i giovani imprenditori.

Le terre fertili, il vero mercato di oggi

E si inizia a cercare da dove… iniziare! Si deve quindi individuare il terreno che si adatta in modo particolare alle proprie esigenze. Quello che si presta meglio alla sperimentazione e alla coltivazione; ma non è detto che il terreno debba essere utilizzato solo ed esclusivamente per la coltivazione di ortaggi.

Infatti, considerando che molti terreni, dopo essere stati abbandonati per decenni, potrebbero aver perso la loro fertilità, questi possono essere comunque riconvertiti, destinando la loro funzione ad altro, come ad esempio al pascolo, ma anche ad attività di altro genere. Penso ad esempio alle attività ricreative.

Molti terreni hanno visto nascere parchi, aree destinate al pic-nic, piccole zone di ristoro, ma anche agriturismi con funzione polivalente, magari attirando le famiglie o le scuole, che sono attratte dall’idea di trascorrere una giornata immersi nella natura, mangiando e conoscendo animali, zone destinate all’agricoltura sostenibile o anche quella più particolare e incredibilmente redditizia della produzione di erbe aromatiche.

La sostenibilità prima di tutto

È l’obiettivo: progettare un futuro legato alla terra, ma che sia innanzitutto innovativo, dove però innovazione deve anche fare rima con sostenibilità, che d’altronde è ciò a cui si ispira la politica di tutte le attività produttive oggi, un modo per essere in linea con le esigenze del nostro pianeta.

Ma c’è un dettaglio che ovviamente sfugge: sostenibilità significa certamente avviare, o modificare chiaramente, un’attività investendo anche molto capitale, ma con il ritorno di un importo economico di tutto rispetto, che ci aiuterebbe a pensare alla vita in modo più sano e appunto sostenibile. Se ci pensi, del resto, basta davvero poco per iniziare.

I terreni, tra l’altro, oggi non hanno costi eccessivamente elevati, e poterne acquistare uno abbandonato facendosi aiutare anche dallo Stato italiano, richiedendo aiuti e agevolazioni, renderebbe l’acquisto ancora meno problematico e meno costoso. Bisogna solo capire come procedere e cercare anche il sostegno migliore per non commettere errori: tenersi informati è il punto fondamentale.

Coltivazione, ma non solo!

Lo abbiamo detto, non c’è un obbligo preciso per cui un terreno debba essere considerato solo in funzione della coltivazione. I modi per poterlo utilizzare sono innumerevoli, basta solo capire cosa si vuole davvero creare, cosa serve nella tua zona e cosa può funzionare, perché è quello che conta in modo particolare.

Oggi, investire nell’acquisto di un terreno può cambiarti la vita, e può darti un lavoro, un elemento che non è sempre così scontato e che non è facilmente incoraggiante, come nel caso del ritorno alle origini. E c’è appunto questo elemento, il legame alla terra, secondo una tradizione che da sempre lega l’uomo alla terra, unica fonte di sostentamento per millenni e che adesso vive un nuovo momento di crescita. Speriamo bene.

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